Abbastanza curioso l’Editto emanato nel settembre 1851 dalla Pretura di Lecco (ancora sotto il dominio Austro Ungarico) riguardante una “forchetta d’argento di non antica conformazione” probabilmente rubata. Il Pretore Rossi invita allora il legittimo proprietario a farsi avanti “per la relativa ricognizione e restituzione” entro un anno, passato il quale “si procederà alla vendita dell’oggetto” probabilmente all’asta.
L’Editto, trovato nelle vendite di antiquariato da Giancarlo Valera, storico raccoglitore di testimonianze valsassinesi, è stato fatto pubblicare in particolare nei Distretti “di Oggionno e di Introbbio”.