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Il fiore dalle intense sfumature blu riprodotto nella foto è un fiordaliso. Affermazione tanto perentoria quanto gravida di conseguenze lessicali. Infatti i botanici spiegano (Wikipedia docet ma non solo lei) che si tratta di una famiglia vegetale (asteracee) di tipo “altamente polimorfo”. Insomma ne esistono di ogni forma, aspetto e struttura. Dunque sappiate che sotto l’appellativo comune di fiordaliso, potrebbero albergare almeno due tipi di piante: la Centaurea cyanus e il Cyanus segetum.

Per noi comuni mortali i fiordalisi sono quei fiorellini azzurri con otto petali bicornuti, dallo stelo sottile che punteggiano i campi di grano. Dalle nostre parti se ne vedono pochi, ma ci sono. Anche l’immagine alla quale fanno riferimento queste righe, appartiene a un fiordaliso. Si tratta forse del Cyanus Segetum, morfologicamente diversissimo da quell’altro fiordaliso che si accompagna ai papaveri e alle spighe dorate del frumento? Eppure le due essenze appartengono alla medesima famiglia. Ad ogni modo se stiamo parlando della Centaurea, sappiate che l’etimologia del primo corno del binomio scientifico (si dice così, chi scrive non ne ha colpa), imposto dall’onnipresente Linneo, potrebbe derivare dalla figura mitologica    del centauro Chirone, (tutore di Achille) che guarì da una grave ferita grazie a un impacco di fiordaliso.

Ma ad accrescere la confusione deIl’etimo contribuisce un’altra teoria secondo la quale il lemma “centaurea” trarrebbe origine dalla parola greca κέντρον céntron (pungolo, sperone). L’appellativo latinizzato in cyanus, invece, proviene certamente e direttamente dal greco Kyanos con significato di “blu”. Però, se ci riferiamo all’altro nome, permanendo uno dei termini (cyanus), il secondo (segetum) deriva dal latino seges: “campo coltivato”. L’arcano dei due appellativi per un’unica pianta, condizione che si verifica spesso in botanica, pare sia    dovuto alla modifica del nome proposto da Linneo da parte dell’inglese James Hill. Così la Centaurea cyanus divenne per sempre Cyanus segetum.

Chiaro no? Forse. Dimenticavo: c’è un’altra possibile etimologia che fa riferimento a un mito latino ma ve la risparmio. Così come stanno le cose la situazione è già troppo confusa. Chiamiamolo fiordaliso e che sia finita. Se proprio non ne avete abbastanza ecco qua un elenco di nomi popolari riferiti al Nostro: ambretta, bactisosere, balsareza, barburizze, bataschiosola,    batilessere, batischiosola, battisecola, battisegola, battisocere,    battisogira, biave, biavettina, biavinella, biondela, bloevetta, bluen,    bluet, bouton d’ebreu, ciano minore, ciano salvatico, coronelle, croce    di Santo Stefano… Se non vi bastano fatemelo sapere e provvederò quanto prima a pubblicarne altri.

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