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Di una nuova Fondazione per il giornalismo e della formazione prossima ventura
­Il giornalismo ha bisogno di cultura. Non semplicemente di formazione continua, di manutenzione delle competenze tecniche o critiche necessarie per il nostro lavoro. Ha bisogno di conoscenze, profonde, rigorose; di una cultura che sia insieme cultura del giornalismo e per il giornalismo. La libertà di fare informazione richiede che non ci siano interferenze – oggi sempre più pesanti – nel nostro lavoro ma anche che i giornalisti siano davvero capaci, in tutti i sensi, di svolgere questa attività, fondamentale per una società libera e giusta.

La consapevolezza di dover anche alimentare questi bisogni, oggi sempre più pressanti, ha spinto l’Ordine dei giornalisti della Lombardia a dotarsi di un veicolo appropriato, e dedicato a questi compiti. È qualcosa a cui abbiamo lavorato nei mesi scorsi e a cui teniamo particolarmente. È stata così costituita, e riconosciuta dalla Regione Lombardia, la Fondazione Walter Tobagi per la cultura giornalistica, evoluzione non solo giuridica dell’Associazione Walter Tobagi per la formazione al giornalismo che per anni ha gestito la Scuola di giornalismo dell’Ordine, poi trasformata in Master universitario. La Fondazione gestirà le attività formative dell’OgL, con l’ambizione di andare anche al di là della formazione continua imposta dalle leggi sugli Ordini. Lo strumento della Fondazione è particolarmente adatto a questo scopo, per l’autonomia che le è riconosciuta, per la stabilità finanziaria che le è imposta, per la capacità di attrarre contributi, in qualsiasi forma, da parte di attori terzi e interessati ai suoi scopi.

Ci è sembrato doveroso mantenere l’omaggio a Walter Tobagi che già negli anni 70, in un’epoca lontana da quella attuale, ha fornito un esempio di giornalismo libero, responsabile, impegnato e soprattutto profondo, capace di raccontare i fatti anche grazie a un’analisi critica attenta e rigorosa, a volte anche solo implicita ma sempre presente, e figlia di una cultura solida. La lezione migliore, secondo noi, per i giornalisti di oggi.

E ora, per rimanere in tema di formazione, ecco alcune delle nostre proposte per i prossimi mesi.

Energia
Un tema che taglia trasversalmente tutti gli scacchieri geopolitici – “nell’anno più elettorale” della storia recente e per questo foriero di grandi cambiamenti – è quello energetico. Abbiamo deciso di affrontarlo in collaborazione con gli esperti del Politecnico di Milano: il 10 settembre si parlerà di energia atomica per esplorare le applicazioni e le tecnologie nucleari, dai reattori di nuova generazione al ruolo dell’atomo nelle strategie energetiche dei Paesi europei. Nel secondo appuntamento, l’8 ottobre, si ragionerà su come la sfida energetica sta cambiando lo scenario africano. L’Africa è il continente chiave per lo sviluppo globale, essendo il più giovane dal punto di vista demografico, in continua crescita economica e ricco di risorse energetiche fondamentali per la sicurezza energetica europea e globale. Nonostante la sua importanza e rilevanza strategica a livello internazionale, al suo interno l’Africa si confronta con il fatto che più di 600 milioni di persone vivono senza accesso all’energia. Le sfide esistenti sono rese complesse dalle necessità di sviluppo del continente e dagli effetti del cambiamento climatico, in un contesto internazionale caratterizzato da tensioni geopolitiche a livello globale. Non è un caso che nel Piano Mattei l’energia sia uno degli assi principali nella cooperazione con il continente Africano.

Intelligenza artificiale
Tra i fattori che promettono di cambiare la nostra professione (qualcosa in più di una promessa, a dire il vero) c’è l’intelligenza artificiale generativa. Il corso del 26 settembre – Generative AI: il manuale d’istruzioni per l’uso dell’intelligenza generativa in redazione – è volto a presentare le sfide e le opportunità offerte dagli LLM, i nuovi chatbot di intelligenza artificiale generativi che caratterizzano l’ultima fase di evoluzione dell’AI. Un secondo appuntamento, l’8 ottobre, avrà una natura laboratoriale. I giornalisti che vi prenderanno parte impareranno a riconoscere allucinazioni e false informazioni, a fare debunking delle fake news con l’AI e utilizzarla per attività di ricerca e investigazione. Questo secondo corso è a pagamento (le modalità sono sulla piattaforma formazionegiornalisti.it).

Tecnica giornalistica
Ancora sugli strumenti per la professione: insieme a Google, l’Ordine dei Giornalisti della Lombardia organizza a Milano tre corsi gratuiti per fornire un avviamento ad alcuni tools utili per il giornalismo di approfondimento. Il primo corso si tiene il 18 settembre e ha per titolo Idee e strumenti per il giornalismo di inchiesta a fonti aperte. Fornirà strumenti per la ricerca e la verifica di informazioni online, tra cui documenti della pubblica amministrazione, dati ufficiali, informazioni su mezzi di trasporto e molto altro. Verranno forniti anche strumenti per la verifica delle immagini e la loro geolocalizzazione. Il giorno successivo, 19 settembre, si tiene il corso dal titolo Organizzare il lavoro giornalistico con Pinpoint, uno strumento digitale flessibile e adattabile a ogni tipo di giornalismo che aiuta a organizzare grandi quantità di documenti, a trascrivere audio e video, ma anche a verificare informazioni e trovare storie nascoste. Infine, il terzo corso, il 20 settembre, è dedicato ai podcast: saranno analizzati alcuni dei casi italiani più interessanti con informazioni pratiche su come partire da un’idea e arrivare fino alla distribuzione.

Data Journalism
Ha una natura laboratoriale – i posti disponibili sono 20 – il corso che si tiene a Milano il 10 ottobre dal titolo Laboratorio di Data Journalism, che illustrerà come trasformare i dati non strutturati in formati machine-readable attraverso tecniche di scraping e come visualizzarli attraverso tool specifici. Il programma include un workshop pratico, durante il quale i partecipanti lavoreranno su un dataset condiviso per applicare quanto appreso: dalla ricerca e analisi dei dati, alla loro pulizia, fino all’analisi e visualizzazione finale. Il corso si concluderà con un lavoro individuale, dove ciascuno dovrà preparare una presentazione, seguendo le indicazioni fornite durante le lezioni. Il corso è a pagamento (come sempre, le istruzioni per il pagamento sono nella descrizione del corso sulla piattaforma formazionegiornalisti.it)

Sulla salute dei giornalisti
Stress, ansia, insonnia, abuso di cibo. Sono allarmanti i risultati emersi dall’indagine Come ti senti, condotta da IrpiMedia per approfondire lo stato della salute mentale dei giornalisti freelance in Italia (ne abbiamo parlato qui). La raccolta dati si è svolta attraverso un questionario anonimo, a cui hanno risposto 558 giornalisti da tutta Italia. Ne è nato un progetto di sensibilizzazione – Cometisenti.info – e anche un libro-manuale, a cura di Alice Facchini, che è stato finanziato dall’Ordine dei giornalisti della Lombardia. Per diffondere i contenuti dell’indagine e del progetto e per raccontare quali istituzioni dell’ecosistema informativo si occupano del tema, abbiamo organizzato tre corsi di formazione. Il primo si svolge il 16 ottobre a Milano, il secondo il 24 ottobre a Bergamo, il terzo a Varese nell’ambito del festival GlocalNews in programma l’8 novembre.
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­Ordine dei Giornalisti Lombardia

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