È un fiore famosissimo. In Valsassina se ne incontrano un po’ dovunque, soprattutto negli orti e nei giardini. Gli sono stati dedicati versi e canzoni. Persino Shakespeare, nell’Amleto, induce Ofelia a donarne un mazzetto al fratello mentre fino a qualche decennio fa era diffusa la pratica di lasciarne essiccare uno fra le pagine di libri particolarmente amati. Stiamo parlando della viola tricolor, più nota come viola del pensiero perché, secondo la tradizione, simboleggia il ricordo della persona amata alla quale si rivolgono i nostri pensieri. Violetta, inoltre, è il nome della protagonista dell’opera “La traviata” di Giuseppe Verdi, ispirata all’opera teatrale “La signora delle camelie” di Alexandre Dumas.
Anche il sommo poeta, proprio lui, ha dedicato a una certa Violetta una ballata: “Deh, Violetta, che in ombra d’Amore” (Rime LVIII). Inoltre nella mistica cristiana la viola tricolor rappresenterebbe allegoricamente il mistero trinitario. Si intitola Violetta persino un melodramma di Saverio Mercadante mentre ci sono almeno un paio di serie tv (una argentina) con questo nome. Non basta: nel sistema solare, nella fascia degli asteroidi, orbita un oggetto con questo nome, scoperto nel 1905 da tale Max Wolf. La violetta è anche un fiore “musicale”. Infatti si chiamavacosì un “piccolo violino a tre corde in uso nel XVI e XVII sec.” (https://dizionari.repubblica.it/Italiano/V/violetta.html) Ma la violetta possiede persino doti terapeutiche, almeno secondo la medicina tradizionale e l’erboristeria.
Pare infatti che infusi, decotti e tisane ottenuti da questa pianticella possiedano proprietà diuretiche, lassative, sedative, analgesiche, emollienti, espettoranti e, in genere, purificanti. Nel Seicento la violetta veniva utilizzata come febbrifugo e antiinfiammatorio. Inoltre creme e pomate a base di estratto di viola tricolor vengono impiegate anche oggi nella dermocosmesi. Infine, per completezza di informazione, riferiamo che Violetta è il nome di un personaggio dei Pokémon e di una cima delle Alpi Graie, fra Piemonte e Valle d’Aosta, alta 3031 metri, nel Parco nazionale del Gran Paradiso. Chiudiamo con un riferimento gastronomico. L’aroma alla Violetta viene impiegato spesso per la preparazione di dolci e pasticcini, e nella preparazione di caramelle aromatiche o sciroppi. Se conoscete qualche altro riferimento al fiore di cui sopra, fatemelo sapere. Ve ne sarò grato.