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Il primo studio sulla storia naturale del monte Legnone e del piano di Colico viene pubblicato da Giuseppe Medici, nativo di Domaso, come tesi di laurea in medicina all’ l’Universita’ di Pavia nell’anno 1836.
Il Medici ha poi svolto la professione di medico condotto a Colico, e ha lasciato altre relazioni sulla situazione sanitaria del paese.
Nella prefazione il Medici scrive: “ho creduto far bene illustrando, per quanto si è da me potuto, la condizione naturale di una piccola porzione della mia terra nativa. Se io abbia fatto bene non so, so bensì questo, che non ho risparmiato, specialmente per la parte botanica, gite e osservazioni, che ho cercato di essere scrupolosamente fedele, e che lontano da ogni pretesa, mi chiamerò contento se avrò non indecorosamente soddisfatto l’obbligo indicato”.

Continua poi con le nozioni geografiche e la costituzione geognostica.
Sugli animali fa un breve cenno, ma vale la pena ricordare la presenza sporadica del lupo, quella stanziale dell’orso e della lontra nel piano di Colico, fra gli uccelli l’avvoltoio degli agnelli, il gallo cedrone e il francolino di monte; fra i rettili la vipera berus.
Segue il catalogo sui coleopteri per cui il Medici si è avvalso della collaborazione dei fratelli Antonio e Giovanni Battista Villa studiosi della materia.

Ora parliamo della parte botanica: il piano di Colico e molto di piu’ il Legnone sono in questo ramo ricchissimi.
Nel catalogo di fiori e piante, vengono osservate oltre seicentocinquanta specie, alcune rappresentative per bellezza, rarita’ ed endemismo (di cui diamo un breve elenco):
Saxifraga Seguieri La Peyr, Silene quadrifida,, Viola biflora, Primula acaulis, Phyteuma Scheuchzeri,, Achillea nana, Nigritella nigra, Geum montanum, Ranunculus glacialis, Carex baldensis, Linum tenuifolium, Rhododendron ferrugineum, Daphne cneorum, Dianthus superbus.

Per 5 specie, il Medici, non sicuro dell’identificazione corretta, pone un punto di domanda:
-Valeriana silvestris ?
-Stellaria bulbosa ?
-Lactuca virosa ?
-Orchis odoratissima ?
-Campanula Raineri ?

Prosegue con le annotazioni Botanico-Mediche di 45 specie medicinali poco note, cosi’ presentate “I medici, che avessero percorso l’esposto catalogo avranno potuto notare un numero considerevole di piante medicinali, ed io vorrei che non solo per nome, e per qualita’ di azione; ma anche materialmente fossero da loro conosciute”.

E finisce con questa segnalazione: “Esiste nel Piano di Colico un’acqua che si ritiene solforosa. Se la trovero’ degna di attenzione ne faro’ in altra occasione conoscere l’analisi”.
Le copie conosciute di questo Saggio della storia naturale del Monte Legnone e del piano di Colico..-somo molto poche, per questo motivo il Museo civico di storia naturale di Morbegno in tempi recenti ha provveduto alla ristampa integrale sulla rivista Il Naturalista Valtellinese.

Al Legnone, quel “pilastro isolato”, dedichiamo questa citazione latina (di autore ignoto), posta sul frontespizio del secondo volume dei Peaks, Passes and Glaciers:
“Vesci aura aetherea jucundum vertice montis ardua respicere, et dextram congiungere dextrae”
(Per godere della piacevole aura delle vette montane, scruta le diifficolta’ e congiungi la destra con la destra).

In allegato,
-azalea Procumbes o azalea delle Alpi, conservata in erbario del secondo decennio dell’ottocento; specie presente sul Monte Legnone.
-frontespizio del saggio della Storia naturale del monte Legnone e del piano di Colico tesi di laurea di Giuseppe Medici.

Giancarlo Valera

IN allegato la ristampa in PDF del libro di Giuseppe Medici

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