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Il 21 settembre, a Cassina Valsassina, si è svolta una cerimonia significativa alla presenza di figure istituzionali e rappresentanti dell’ANMIL (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro). Gianfranco Longhi, presidente della sezione lecchese dell’ANMIL, ha introdotto l’evento con parole di grande impatto: “Siamo qui oggi per inaugurare questa panchina bianca in memoria delle morti sul lavoro.”

Il taglio del nastro ha segnato l’inizio della commemorazione, con la partecipazione del sindaco di Cassina Valsassina, Michele Polvara, e del consigliere regionale ANMIL, Mario Cinus. La panchina bianca, simbolo di riflessione e memoria, è stata posizionata come monito e invito a non dimenticare le tragedie che colpiscono quotidianamente i lavoratori.

Nel suo intervento conclusivo, Longhi ha evidenziato con una riflessione acuta e amara le condizioni del mondo lavorativo odierno: “Oggi, l’infortunio è già considerato parte del contratto di lavoro. Una persona si deve aspettare non solo la promozione o l’aumento di stipendio, ma anche, tristemente, l’infortunio sul lavoro.”
Queste parole risuonano come una forte critica alla realtà attuale, dove la sicurezza sul lavoro sembra spesso trascurata, tanto da essere percepita come inevitabile. La panchina bianca diventa così un simbolo tangibile di una battaglia ancora in corso, quella per la tutela della vita e della salute di ogni lavoratore.

ANMIL ASSOCIAZIONE MUTILATI INVALIDI SUL LAVORO

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