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Cycling in the alps. With some notes on the chief passes by C.L. Freeston with twenty-four full-page drawings by A.R. Quinton
London, Grant Richard, 1900.
In 16° gr. (mm.186×117), tela editoriale figurata a colori con scritta Cycling-in-the-alps. A-pratical-guide. C.L. Freeston. Pp.XVIII, 249, (3).
In antiporta tavola che riproduce disegno di A.R.Quinton -The Stelvio pass, Austria side.
(Note – The illustration slows about seven miles of road).

In quegli anni il Tirolo faceva parte dell’Austria; il disegno della salita al passo dello Stelvio e’ preso dal lato austriaco.
Alla prima pagina, l’ autore dedica il libro ai suoi compagni di cicloturismo: “To my fellows – members of the Cyclist’ Touring Club this book is fraternally inscribed”.

Questa singolare guida sul ciclismo alpino propone percorsi fatti dallo stesso autore in Svizzera e nell’adiacente Tirolo, in sella alla sua bicicletta in compagnia della moglie.
La descrizione degli itinerari e’ molto precisa e dettagliata: dalle condizioni delle strade fondamentale per chi viaggia in bicicletta in montagna con forti pendenze e ripide discese, le variazioni altimetriche, l’annotazione dei singoli villaggi con note di carattere culturale-artistico, e qualche considerazione stile anglosassone tipo: “all’Hotel Torre di Bormio troviamo una padrona di casa che non parla inglese, ma fornisce un eccellente tea”.

I passi valicati dai due ciclisti sono:

The Stelvio pass; The Bernina pass; The Fluela, pass; The Albula pass; The Julier pass; The Maloja pass; The Oberalp pass; The Furka pass; The Grimsel pass.

Proseguono poi sulla Landwasser road che nasce dal lago di Davos e si immette nel fiume Albula, e per tutta l’Engadina a cui vengono dedicate tre tavole: The upper Engadine, St. Moritz Bad, The village of Sent.

Un viaggio importante per il periodo e per il mezzo utilizzato, che tocca diversi cantoni della Svizzera meridionale, in modo speciale il canton Grigioni.

Fondata nel 1878 The bycicle Touring Club (1878-1883) di cui erano membri i due ciclisti, viene successivamente rinominata Cyclists Touring Club (1883-2009), e ora Cycling-UK.
L’ archivio con films, traduzioni, foto e documenti e’ conservato presso la Warwich University.

L’autore, chiude la guida dopo aver concluso con successo questo bellissimo tour alpino in bicicletta insieme alla moglie, facendosi una semplice domanda con sintetica risposta: what are the risk? Purely mechanical.

Nelle foto:
– Copertina figurata del libro;

– vista a volo d’uccello degli spettacolari tornanti del Maloja pass;
-i due ciclisti sulla Landwasser road.

Giancarlo Valera

Un doveroso omaggio ai grandi precursori della mountain bike, che senza nè tute aderenti , ma in giacca e cravatta gli uomini e con i gonnelloni larghe le donne, e soprattutto senza neanche mezzo cambio Shimano (sempre lo stesso rapporto sia in salita che in discesa) erano sicuramente dei precursori di uno sport che sarebbe poi diventato molto diffuso. UN doveroso omaggio a loro e grazie Giancarlo per avercelo ricordato (ndr.)

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