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CUBA – UN’ESPERIENZA INVOLONTARIA
Da alcune ore è ritornata l’energia elettrica a Cuba dopo un lunghissimo blackout durato oltre due giorni tutto il fine settimana scorsa, dal Venerdì ad oggi nel primo pomeriggio.
Un’esperienza che ci mancava, alla quale avremmo volentieri fatto a meno, ci ha colto impreparati, pur sapendo che questo problema dell’autosufficienza energetica è un aspetto molto vulnerabile da sempre per Cuba e non solo. Queste giornate trascorse tra l’altro in un clima di forte e persistente pioggia in tutto il paese, hanno aggiunto disagi e disservizi alla popolazione, la quale ha dimostrato ancora una volta la loro profonda consapevolezza delle oggettive difficoltà nelle quali è ben collaudata a superarle con uno spirito di solidarietà e spiccata umanità, una merce rara dalle nostre parti.

Concomitante a questi disagi, nelle province orientali di Guantanamo e Holguin hanno affrontato i disastri causati dall’uragano Oscar fortunatamente declassato a tormenta tropicale, danni elevati agli impianti agroindustriali, alle coltivazioni, ma, senza una perdita umana. Il cambio climatico da anni è ben presente in un Paese dove la sua collocazione geografica e tropicale impone una grande conoscenza nella formazione di tali eventi e la prevenzione nel salvare le popolazioni colpite.

Mi hanno stimolato favorevolmente le tempestive chiamate telefoniche e messaggi di molti amici e compagni che sapendo della nostra presenza a Cuba ci hanno chiamato allarmati per le informazioni trasmesse in Itala e presumo in tutto il mondo, quando al centro del contendere c’è Cuba.
Li ringraziamo per questa sincera vicinanza, nel contempo vogliamo rassicurare che il gruppo dirigente cubano è assai consapevole delle loro criticità che in primo luogo sono relative alla permanente dipendenza del combustibile alla base del cattivo funzionamento del sistema energetico delle centrali termoelettriche che hanno causato il blackout nazionale.

Il loro Presidente Miguel Diaz Canel come noto non ha una formazione militare pur essendo il Comandante in Capo, ma un ingegnere elettronico, una garanzia in questo campo, con lui una giovane generazione di ingegneri che si adopereranno per predisporre una necessaria risposta all’emergenza e per il futuro una differenziazione delle fonti energetiche alternative al fossile.

E’ indubbia la condanna per il mantenimento e la recrudescenza del blocco economico imposto arbitrariamente dagli USA, che discrimina le navi che inviano prodotti all’isola, con l’ingiusta inclusione di Cuba tra i paesi che patrocinano il terrorismo internazionale, elementi che dovrebbero far rabbrividire l’intera comunità internazionale oggi attratta dalle imminenti elezioni Presidenziali USA in un complice ed ingiusto silenzio, l’Unione Europea in primis.
Cuba continuerà ad essere aperta al mondo, il COVID l’ha dimostrato, ha inviato medici in ogni parte del mondo anche in Italia, non dovremmo mai dimenticarci. L’amicizia chiama la reciprocità, ed i veri amici si manifestano nei momenti più difficili, i nostri governanti non dovrebbero dimenticarlo.

Guanabo, 22 Ottobre 2024

Sergio Fenaroli

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