Pietro Paolo Vergerio inventore -ante litteram- dello scoop giornalistico.
Uno degli inventori -ante litteram- dello scoop giornalistico, cioè la pubblicazione in esclusiva di notizie importanti, è stato Pietro Paolo Vergerio (Capodistria 1498 – Tubinga 1565) teologo e vescovo prima cattolico, successivamente luterano.
Processato e condannato in maniera definitiva per eresia nel 1549 per trentaquattro sue tesi con mandato di arresto, si rifugiò nel libero Stato delle Tre Leghe Grigie, prima a Chiavenna, diventando poi pastore protestante a Vicosoprano in Val Bregaglia, infine a Sondrio.
La sua permanenza nei Grigioni negli anni 1549-1553 gli permise di pubblicare molti trattatelli per l’officina di Dolfin Landolfi a Poschiavo.
Nel dicembre del 1545 inizia il Concilio di Trento, che si svolge in tre momenti separati con interruzioni, e si chiude nel 1563.
Sul finire del 1551 Vergerio, -intraprendendo una attività quasi di tipo giornalistico- riesce ad acquisire alcuni documenti riservati, avvalendosi di buone fonti d’informazioni.
A Trento aveva certamente qualcuno che gli trasmetteva il resoconto delle discussioni e i testi originali delle deliberazioni, in violazione al vincolo di segretezza imposto ai partecipanti al Concilio.
Il titolo di questo dossier anonimo, è breve e perentorio:
Concilium Tridentinum fugiendum esse omnibus pijs. (Gli Uomini pii devono rifuggire il Concilio di Trento) S.l. M.D.LI., [20] carte, 4°, con iniziali xilografiche.
Con buona probabilita’ viene stampato a Berna da Matthias Apiarius.
Tralasciando le varie bolle, lettere, giuramenti riportati nel dossier, volevamo segnalare il catalogo stilato da un legato pontificio, e presentato il 7 maggio 1549 a Venezia al Tempio di San Giovanni, che riporta i nomi degli “scrittori” che hanno stampato libri giudicati dannati e proibiti, e dichiarati quindi eretici.
Tra l’elenco dei quarantacinque nomi, i piu’ conosciuti sono: Martin Lutero, Giovanni Calvino, Zwingli, Bernardino Ochino, Urbano Rhegij, Melantone, Bullingeri.
E’ molto importante questo catalogo perchè anticipa l’uscita degli -Index Librorum prohibitorum-, il primo dei quali detto “Indice Paolino” fu promulgato con un decreto affisso a Roma il 30 dicembre 1558 e diffuso all’inizio del 1559.
Degli scritti di Pietro Paolo Vergerio del periodo 1549-1555 si conservato poche copie nel mondo, andate distrutte o disperse nella maggior parte per opera della inquisizione cattolica.
Allegate seguenti foto:
-frontespizio del dossier;
-verso del frontespizio con un invito al lettore;
-inizio del catalogo.
Giancarlo Valera