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IL FUTURO DELLA LINEA FERROVIARIA MILANO-TIRANO: CRITICITÀ E OPPORTUNITÀ
Sabato 16 novembre a Varenna si è tenuto un convegno organizzato dal Gruppo regionale PD, dedicato al trasporto ferroviario e focalizzato in particolare sulla linea Milano – Tirano, anche in vista delle Olimpiadi del 2026.

Durante la prima tavola rotonda, l’ingegner Rabino di RFI ha illustrato lo stato delle opere già realizzate e il piano per i prossimi cantieri sulla linea e nelle stazioni, finalizzati al potenziamento infrastrutturale.
L’incontro è proseguito con un confronto acceso tra Regione, rappresentata dall’Assessore ai Trasporti e Mobilità sostenibile Lucente, i rappresentanti dei pendolari, delegati sindacali e cittadini sull’esperienza di viaggio.

La discussione ha toccato uno dei temi più critici in Lombardia, dove i pendolari si trovano quotidianamente ad affrontare ritardi, cancellazioni e condizioni di viaggio difficili, mentre i diritti dei lavoratori del settore risultano sempre più precari. Nei prossimi mesi, l’offerta ferroviaria subirà un ridimensionamento significativo, dovuto anche ai cantieri che, sebbene definiti di potenziamento, spesso consistono in interventi di manutenzione ordinaria.
Un sentito ringraziamento va ai relatori intervenuti, al Consigliere Fragomeli per l’organizzazione, al Comune di Varenna per l’ospitalità e al Circondario del Lago per l’intensa partecipazione.

Milano – Tirano: i pendolari pagano il prezzo di una gestione fallimentare!

Sabato scorso a Varenna abbiamo ascoltato le voci di chi vive ogni giorno i disagi della linea ferroviaria Milano-Tirano: ritardi cronici, cancellazioni di treni e stazioni non accessibili. Una situazione insostenibile aggravata dalla totale incapacità gestionale di Trenord e dalle promesse non mantenute della Giunta Fontana.

I pendolari continuano a viaggiare in condizioni indegne e i lavoratori e le lavoratrici del settore sono costretti a far fronte a una condizione di scarsa sicurezza, mancanza di personale, disservizi e turni insostenibili. Non possiamo accettare che i lombardi paghino a caro prezzo una linea ferroviaria che non garantisce i servizi minimi essenziali.

Regione Lombardia deve cambiare rotta e attivarsi subito per risolvere i problemi strutturali delle linee ferroviarie, fondamentali non solo per le Olimpiadi 2026, ma anche per il futuro dei trasporti regionali!

PD PROVINCIALE LECCO

IL FUTURO DELLA LINEA FERROVIARIA MILANO – TIRANO

Come gruppo regionale del PD, accompagnamo sempre alla battaglia politica momenti di approfondimento e riflessione sulle questioni che seguiamo. Così facciamo da mesi anche sul servizio ferroviario e sabato ci siamo concentrati sulla linea Milano – Lecco – Sondrio – Tirano con un convegno nella località simbolo: Varenna.

Il bellissimo borgo lariano sta subendo negli ultimi anni un inedito “assalto turistico” che contribuisce a mettere in difficoltà una linea ferroviaria già precaria. Rispetto al 2019, a maggio – nei giorni feriali – transitano per la stazione ben 4 volte più passeggeri.

Binario unico, ricorrenti frane, una marea di passaggi a livello, vetustà della rete e delle stazioni… Disagi che peraltro vengono condivisi quotidianamente da migliaia di pendolari che si spostano verso Milano e che, nei mesi scorsi anche a causa della parziale interruzione della linea per via dei lavori, sono stati obbligati a viaggi di più di 4 ore. Neanche i nostri nonni…

Lavori, appunto. Come puntualmente spiegato da RFI, grazie ai finanziamenti statali legati alle Olimpiadi invernali, sui 105 km tra Lecco e Sondrio sono in corso investimenti per 312 mln di euro tra soppressione di 17 passaggi a livello, rinnovo di 30 km di cavi, adeguamento banchine, realizzazione scarico reflui dei treni. Come ha giustamente osservato il collega Gigi Ponti, siamo di fronte a interventi ordinari che passano per straordinari e che vengono concentrati su due anni, estate in primis, con tanto di impatto sul sopracitato movimento turistico.

Presente alla mattinata organizzata dal collega Fragomeli anche l’assessore Franco Lucente – apprezzabile per lo meno per la volontà di dialogo – con cui ho dibattuto sul piano di razionalizzazione delle corse di Trenord. Ho spiegato che, pur comprendendo le criticità legate ai cantieri, è inammissibile che solo un anno fa, con la firma del nuovo contratto di servizio, per gli anni 2024 e 2025 siano stati previsti 2.2 mln di treni*km in più mentre oggi siamo messi di fronte a nette riduzioni del servizio. Chi ha fatto queste previsioni, mettendo anche in gioco risorse economiche rilevanti, sapendo dell’incredibile mole di lavori su tutta la rete lombarda?

PD LOMBARDIA

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