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“Che cos’hai fatto di male per farti trasferire in Valsassina ?” : lo hanno salutato così, un po’ scherzosamente ma non troppo, i suoi comparrocchiani di Oggiono, quando nel Maggio 2024 hanno saputo del suo trasferimento “d’ufficio” nei paesi “dove volano le aquile”.

Certo, anche a Don Lorenzo Milani dissero la stessa cosa, quando venne indirizzato in un paesino di montagna sull’Appennino, tra la Toscana e l’Emilia Romagna.
Ma quel paesino era Barbiana, e sappiamo tutti come è andata a finire !

Don William Abbruzzese, 47 anni, nato a Canzo nel 1977, il paese che ha dato i natali anche a Filippo Turati, il grande fondatore del Partito Socialista Italiano nel lontano 1892 (e di cui ancora oggi c’è la casa).
Lì ha fatto le Scuole Elementari, sentendo in età precocissima la sua vocazione al sacerdozio, grazie alla conoscenza di un sacerdote del posto, di cui faceva il chierichetto.

Il padre lavorava come cuoco specializzato nientemeno che nell’Hotel Savoy di Milano (oggi Principe di Savoia, un Hotel a 5 Stelle per intenderci) la madre aiutava il padre nella cucina dell’albergo.
Il piccolo William però rimaneva a Canzo nella casa di una cugina della mamma, vicino all’Oratorio

“Mamma, posso andare in Seminario ?” chiese il giovanissimo William a sua madre una volta finita la Quinta Elementare .

“NO” rispose la mamma che oggi invece lo aiuta in parrocchia con i suoi lavori domestici. E lo iscrisse in una Scuola Media pubblica.
Anche dopo la Terza Media rinnovò la sua richiesta, ancora una volta rifiutata.
Ha fatto le Scuole Superiori presso l’Istituto Magistrale Carlo Porta di Erba.

Una volta però diventato più grandicello però la mamma non poteva più opporsi alla sua decisione: è andato a studiare Teologia a Verona, dove ha conosciuto il musicista Rossi di Bologna, per due anni . A Verona già seguiva l’Oratorio per una Parrocchia.
Entrato nell’ordine dei Passionisti, scoprì però che la sua vocazione era quella di fare il prete ordinario, in mezzo alla gente, non il frate.
Dopo un lungo colloquio con l’Arcivescovo Carlo Maria Martini di Milano, si trasferì quindi da Verona a Milano per proseguire i suoi studi teologici.

Una volta ordinato prete iniziò la trafila dei suoi spostamenti in Lombardia (“sono sempre stato accolto benissimo e mi sono sempre trovato molto bene”) : prima a Seveso, poi a Civenna, Venegono, dove conobbe come Rettore della Scuola l’attuale Arcivescovo Mario Delpini, poi a Garbagnate Milanese, una cittadina di 30.000 abitanti, “all’Oratorio avevo un gruppo da coordinare di circa 200 collaboratori, un’esperienza incredibile ! “.

All’età di soli 23 anni la scoperta della sua terribile malattia: la sclerosi multipla.
“Avevo cominciato a cadere per terra improvvisamente: anche oggi ho dei tutor per sostenermi, altrimenti potrei cadere di nuovo”.
“Non lo dico per farmi compiangere” – lo ha scritto anche nel giornalino diffuso in questi giorni in tutte le case di Introbio, Primaluna Cortenova Parlasco e Taceno “ma per far capire che a volte i miei problemi fisici possono limitarmi nella mia attività, come per esempio le benedizioni casa per casa già natalizie, che verranno fatte ma con più calma all’inizio dell’anno prossimo”.

La malattia però, vissuta stoicamente per avvicinarsi ancora di più a Dio, sull’esempio indimenticabile di Papa Woytila, non gli impedisce di proseguire la sua attività.

Occupandosi sempre di Oratori, ha vissuto per sette anni a Molteno, dove ha conosciuto un prete già anziano, un po’ all’antica, come alcuni antichi nostri parroci valsassinesi, che è stato un grande maestro per lui: Don Carlo Ambrosoni, parroco di Molteno per parecchi decenni (da quando chi scrive era ragazzo), che ha fondato per i giovani la società di pallamano di Molteno (l’orgoglio del paese brianzolo, arrivata persino in serie A) regalando al Comune il terreno su cui far sorgere una nuova palestra dove svolgervi le gare e gli allenamenti.

Anche qui sette anni molto belli, a cui sono seguiti altri sette anni nel paese vicino di Oggiono.
“Non avevo mai fatto il Parroco – confessa Don William agli uditori molto interessati dell’Università della Terza Età Valsassina che lo hanno chiamato ieri pomeriggio per l’ultimo incontro prima di Natale – ma mi sono sempre occupato di Oratori”.

“Questa è la prima volta che mi incaricano delle responsabilità di Parroco (rimarrà come minimo per i prossimi 9 anni) mi perdonerete se commetterò degli errori”.
Però su una cosa ha le idee chiare:” Non prenderò mai le decisioni più importanti da solo, ma consulterò sempre democraticamente i collaboratori , il Consiglio Pastorale e i Vicari (Don Cesare e Don Gianmaria in primis) “.

Don William, che ha girato moltissimo per il mondo, ha visitato quasi tutte le città d’Europa e non solo, è però anche un grande esperto di Palestina e del mondo arabo: “Sono anche guida ufficiale di Gerusalemme” .
Aspetta solo che finisca la guerra per poterci tornare, e c’è da scommetterci che insieme a lui ci sarà qualche socio dell’Unitre.

In conclusione, la benedizione ai presenti e un augurio per il futuro della nuova Associazione, che conclude le attività di quest’anno 2024 come meglio non si poteva (ma molte altre sono previste per il 2025 !)

Grazie a Don William , alla sua carica di entusiasmo e alla sua energia positiva !

Enrico Baroncelli

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