“Relazioni” Progetto di comunicazione per la valorizzazione della rete delle biblioteche lecchesi
Simona Piazza, presidente del Sistema bibliotecario del territorio lecchese
“Un importante progetto che si avvale del contributo di Acinque, che ringrazio sentitamente a nome del Sistema bibliotecario del territorio lecchese.
Con questa iniziativa sosteniamo importanti mission del Sistema, come quelle della promozione, della valorizzazione e della diffusione della conoscenza delle biblioteche e della sensibilizzazione verso il tema della lettura.
Le azioni attivate riguardano il sito web e i social media, la formazione dei dipendenti e l’attivazione di ulteriori gruppi di lettura, l’organizzazione di attività sul territorio e l’acquisto e la distribuzione di gadget e materiale promozionale.
Il progetto è stato elaborato dal comitato dei bibliotecari del Sistema ed avrà una ricaduta sull’intero territorio provinciale. Qui risiede infatti la forza del Sistema bibliotecario: la cooperazione e l’integrazione delle diverse biblioteche permette infatti di creare valore aggiunto grazie al lavoro di rete.”
“Fondare biblioteche è come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro un inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire”.
Così scriveva Marguerite Yourcenar, scrittrice, prima donna eletta alla Académie française.
Credo che nessun altra frase, come questa, possa sintetizzare il ruolo che le biblioteche hanno avuto nella storia della cultura umana e, soprattutto, abbiano oggi, in un periodo in cui, si dice, la gente non ha più tempo – o voglia – di leggere.
È questo un rischio che, soprattutto i giovani, possono correre ai nostri giorni, nella società dello smartphone, in cui paradossalmente più semplice ed immediato è l’accesso alle informazioni – e purtroppo anche a molte “fake news” -, in cui ciascuno può esprimere pubblicamente le proprie idee al punto da essere, esso stesso, creatore di informazione tramite i social.
Eppure, proprio nel momento in cui abbiamo letteralmente a portata di mano più sapere, in cui possiamo accedervi con rapidità e facilità, in cui siamo sommersi di notizie, siamo tentati di rifuggire dalla lettura che non è un semplice scorrere con le nostre dita sulla tastiera dello smartphone, ma molto di più. È un entrare in contatto, attraverso le pagine di un libro o le videate di un e-book, con l’anima e lo spirito di chi quel racconto, quel romanzo, quel saggio, quello studio ha composto, avendoci messo tutto se stesso, la propria memoria, la propria passione, la propria intelligenza, la propria fantasia, il proprio lavoro.
Grazie all’intelligenza artificiale, all’AI, vero è che oggi siamo tentati di affidare anche il mestiere dello scrivere, del scegliere la parola o l’espressione più adeguata per esprimere ciò che sentiamo, ad una macchina. Ma secoli di storia, generazioni e generazioni di donne e uomini, hanno affidato al libro i propri pensieri e le proprie emozioni.
E allora il leggere e lo scrivere vanno riscoperti, così come vanno valorizzare quelle strutture – le biblioteche, appunto – che sono la vera “risorsa” a cui la singola persona, ma anche un’intera comunità, possono attingere per conoscere, per conoscersi e per riconoscersi, riscoprirsi.
È da queste considerazioni che è nato il progetto “relazioni”, perché il rapporto che si costruisce con un libro è una relazione, profonda, che supera il tempo e lo spazio e ci permette di comunicare con l’anima di altre persone che alla parola scritta si sono affidati per esprimere ciò che pensavano, che sognavano, in cui credevano.
Un progetto che non è di un singolo comune, ma di un intero sistema provinciale, e dunque assume ancora più valore perché mette in relazione sapere con sapere, allargando l’orizzonte di questa comunità.
Acinque è lieta di accompagnare il Sistema biliotecario lecchese in questa sfida pluriennale, che punta a valorizzare il patrimonio di conoscenza che ogni biblioteca ha, con l’obiettivo di risvegliare l’interesse delle generazioni – soprattutto di quelle più giovani – verso queste “case della cultura e del sapere”, facendone luogo di relazioni, di incontro, di condivisione.
Cosa c’entra tutto ciò con quello che facciamo? Beh, la cultura è energia e dunque ha a che fare con noi. Ma è anche un modo concreto di restituire al territorio in cui operiamo e da cui siamo nati una parte di quel “valore” che abbiamo generato e di metterlo a servizio della crescita della comunità locale, con un occhio di attenzione verso i giovani, che sono il nostro futuro.
Marco Canzi, Vicepresidente Acinque
IL PROGETTO