Condividi l'Articolo sui Social

I dipinti nell’Ottocento che riguardano il paesaggio della Valsassina sono piuttosto rari, in special modo se realizzati da artisti importanti e, se opera straordinaria come il dipinto che andremo ad analizzare.

Carlo Mancini (Milano, 1829-1910)

Titolo del dipinto: Dopo il temporale o Giornata di sole dopo il temporale in Valsassina

Note: Olio su tela, cm. 90×66,5
Firmato in basso a sinistra “C. Mancini”

In occasione della rassegna braidense del 1863 compare un opera emblematica quale- ll’Ave Maria della sera- in cui Carlo Mancini affronta in maniera inedita un tema assai ricorrente nel repertorio romantico.
La carica espressiva prodotta dal suggestivo effetto di tramonto viene subordinata alla lucidita’ dell’indagine pittorica, con una particolarissima attenzione alla citazione meticolosa degli elementi naturalistici.
Da qui Mancini proseguira’ costantemente in questa direzione di ricerca raggiungendo esiti magistrali proprio per la sua peculiare interpretazione scientifica della lettura del vero.

Nato da nobile famiglia era figlio di Lorenzo e Lucrezia Barbiano di Belgioioso, amante della musica e ottimo pianista, fu amico di poeti come Arrigo Boito e Emilio Praga, e di musicisti come Rossini, Verdi Donizetti, tutti frequentatori della sua villa di famiglia a Merate.

Giovanni Beltrami critico, giornalista, e presidente dell’ Accademia di Brera nel 1914 scrisse di Mancini : ” Egli e’ un grande verista, prima che questa qualifica diventi di moda, per il taglio sapiente del motivo per la solidita’ della costruzione, per il rigore del disegno. I suoi paesaggi sono superiori pressoche’ a tutti quelli dei paesisti della sua generazione”.
Sicuramente un personaggio isolato, ma un precursore del paesaggio naturalistico.

Da una analisi di questo dipinto “Dopo il temporale“, si puo’ ipotizzare si tratti di una veduta nei dintorni di Pasturo attraversato dal fiume Pioverna nelle vicinanze dell’antico Ponte di Chiuso, dove la strada va verso Introbbio, con sullo sfondo le montagne del centro valle.

Possiamo dedurre che pur nell’assoluto rispetto dell’immagine, l’opera risulta innovativa per l’accostamento di colori puri, evidente soprattutto nel primo piano e nella parte centrale, che ufficializza l’inizio di un percorso che prepara il terreno alla nascita del divisionismo.

Una chiara conferma ci viene dal quadro Colline nel Monferrato, dipinto dal divisionista Angelo Morbelli (Alessandria 1853 – Milano 1919) nell’ultimo decennio dell’Ottocento, e che appare debitore alla tecnica di Carlo Mancini, in particolar modo a quella del nostro Dopo il temporale, dove il colore si sostituisce interamente al disegno con una resa sugli effetti del paesaggio dominato, in questo caso da una forte luce meridiana.

Allegate seguenti foto:

-Dipinto di Carlo Mancini, Dopo il temporale o Giornata di sole dopo il temporale in Valsassina. Senza data (prima del 1875);

-Il ponte di Chiuso in Valsassina, copertina della rivista Cosmorama Pittorico, N. 12, anno quarto, 1838.
(Il ponte di Chiuso costruito nel 1713 sulle ruine di quello che in due archi vi aveva fatto fabbricare Giovanni Visconti Arcivescovo e Signore di Milano).

-Angelo Morbelli, Colline nel Monferrato, olio su tela cm. 23×27. Firmato in basso a sinistra: Morbelli.

Giancarlo Valera

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *