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Candida Lena-Perpenti e la scoperta di una nuova specie di Campanula a Perlasco in Valsassina.

Nel primo fascicolo del vol. 1 del Periodico della Societa’ storica Comense, pubblicato nell’ottobre del 1878, viene dedicato iuno studio a Candida Lena-Perpenti, dal titolo: Candida Lena-Perpenti biografia inedita di Maurizio Monti con aggiunte di Gaetano Bonizzoni.
Candida Lena-Perpenti (Gordona 1764-Pianello del Lario 1846), acquisto’ fama per la filatura dell’amianto e la botanica.
In merito alla botanica a cui dedico’ a partire dal 1810 molto del suo tempo percorrendo i monti in giro al lago di Como e in parte della diocesi di Como, va ascritta la scoperta di una nuova specie di Campanula nell’autunno del 1815..
Così scrive nel 1834 Giuseppe Comolli nella Flora Comense vol.1: “Questa bellissima specie raccolta per la prima fiata dalla Signora Candida Lena Perpenti, Botanofila distinta presso Perlasco nella Valsassina..”
Subito chiamata Campanula Perpentiae, cambio presto nome per generosita’ della stessa Lena-Perpenti che volle dare alla pianta un nome piu’ illustre.
Il 10 settembre 1816 trovandosi in Bellano l’Arciduca Raineri, fu ammessa all’onore di presentarsi a quel futuro vicere’ al quale offerse alcuni rari esemplari di vegetali dei monti del Lario tra cui la sua Campanula.
Il principe aggradi’ l’offerta e concesse che la nuova pianta potesse andare fregiata dal nome specifico di Raineri, cosi’ Campanula Raineri.
In allegato litografia di Candida Lena-Perpenti stampata a un solo colore, e litografia a piu’ colori della Campanula Perpentiae firmata “Como lit. Freiburger”

Giancarlo Valera

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