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Cento coperte e circa 400 quadrati da assemblare. Questo è l’impegno che il gruppo missionario di Introbio ha spedito a Sheep Italia per chi vive in strada, senza un tetto. In questa foto vedete solo alcune delle persone coinvolte, ma il progetto è stato un’occasione preziosa per coinvolgere tante mani e tanti cuori. Ogni coperta, ogni quadrato, porta con sé un pezzo di quella comunità che ha scelto di unirsi e condividere il proprio tempo e il proprio calore con chi ne ha bisogno.

Dietro a un quadratino e a una coperta c’è una comunione di buoni intenti, e al calore di questo gruppo ha contribuito la ditta Pecci Filati di Campi Bisenzio, che da vent’anni dona gratuitamente i suoi preziosi filati, rendendo possibile tutto questo. Senza di loro, il filo che ci unisce sarebbe un po’ più sottile, ma non meno forte. C’è qualcosa di profondamente bello in queste ditte che si prendono a cuore i progetti e contribuiscono con materiali, e nei gruppi che, a loro volta, coinvolgono le ditte nel loro abbraccio lanoso.

Nella foto, con il suo golfino rosso, c’è nonna Battistina, esempio di dedizione per tutto il gruppo. È lei che, con pazienza e costanza, ci ricorda che ogni quadratino non è solo lana intrecciata, ma un gesto d’amore che arriverà nelle mani di chi lotta ogni giorno per scaldarsi, fuori e dentro.

Ed è proprio questo il senso del nostro lavoro: non si tratta solo di coprire un corpo, ma di prendersi cura. Quando ogni filo si unisce agli altri, creiamo qualcosa che va oltre la somma delle sue parti. E le persone che ricevono queste coperte, in quel momento, non ricevono solo calore fisico. Ricevono l’affetto di chi, senza conoscerle, ha pensato a loro, ha dedicato tempo e cura a creare qualcosa di bello. È questo l’intreccio più potente: quello che lega le nostre vite a quelle degli altri, in un abbraccio che non ha confini.

Un abbraccio lanoso da Sheep Italia, e grazie a tuttə!

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