“Conto sui giovani, per far passar il messaggio che è giusto unire i due paesi, Primaluna e Cortenova, in modo da poter un domani essere amministrati con più possibilità, più funzioni, più fondi e più progetti”.
Così ci dice il Sindaco di Cortenova Sergio Galperti, da noi interpellato su come pensa andrà a finire il Referendum tra i due paesi indetto per domenica 27 Ottobre.
Concetti che saranno ripetuti ancora una volta negli incontri con i cittadini il 14 e il 16 Ottobre.
Si potrebbe dire il Sentimento contro la Ragione: da una parte il raziocinio, che ci dice che unire due Comuni può portare a indubbi vantaggi quando si tratti di Amministrazione, soprattutto per il futuro.
Dall’altra parte però un sentimento di campanilismo , presente soprattutto nei più anziani (ma anche nella fascia dei 40-50 enni, ci dice il Sindaco) che non vedono di buon occhio l’abbandono del vecchio Comune per un ipotetico “Borgo Valsassina” o “Borgo Grigne” .
“Dove abiti ?”
“A Borgo Grigne ?”
” E dov’è ? Non h’ho mai sentito nominare !”
Bisognerà aggiornare non solo le carte di identità e i documenti, ma soprattutto Google Maps !
“A proposito, come sono stati scelti i tre nomi da proporre nel referendum ?” chiediamo al Sindaco.
“C’è stata una ampia consultazione tra i consiglieri comunali di Primaluna e di Cortenova , soprattutto tramite le chat – ci risponde Galperti – e quelli sono i nomi che sono stati più gettonati (qualcuno proponeva anche “Pioverna” , ma è stato lasciato perdere)”. “Sono nomi che poi potrebbero andar bene in caso di ingrandimento del nuovo Comune, con l’ingresso di altri paesi viciniori”.
“Gli stessi cittadini potevano proporre altri nomi, nelle consultazioni che abbiamo fatto qualche mese fa, ma altre ipotesi di nomi non sono arrivate”.
“SE vincerà il SI, nel 2025 termineremo le pratiche burocratiche per arrivare all’unificazione, e nel 2026 andremo a votare per il nuovo Comune”.
“Potremo poi proporre l’unificazione ad altri Comuni limitrofi, soprattutto Parlasco e Taceno”, che uno alla volta potrebbero aderire (e magari in futuro anche Introbio).
SE vincerà il NO invece sarà tutto rimandato per almeno sette anni (ma probabilmente non se ne parlerà più ancora per molto tempo).
A meno che non arrivino disposizioni perentorie dall’alto (e questo è il vero timore dei Sindaci) che in nome della “riduzione delle spese” (la “Spending Review” già prevista negli anni scorsi da Carlo Cottarelli) sarebbero molto più penalizzanti rispetto ad una scelta volontaria fatta adesso.
Questa è la scommessa: toccherà ai cittadini di Cortenova (1086 elettori chiamati alle urne) e di Primaluna (2067) in tutto quindi circa 3.000 elettori, decidere in quale direzione andare.
Verso il Passato o verso il Futuro : questa è la scelta !
Enrico Baroncelli