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Anche a Lecco si è costituito un Comitato “pro Palestina”, lo stesso che da molti mesi ormai, tutti i sabati organizza delle manifestazioni in tutte le città più importanti, in particolare a Milano e a Torino.

Vigilati da due camionette della Polizia e da una macchina dei Carabinieri i manifestanti, in realtà un gruppetto abbastanza sparuto, domenica 20 Ottobre hanno appeso i loro striscioni in Piazza Cermenati per protestare contro gli attacchi di Israele nella Striscia di Gaza e in Libano.

“A Gaza sono stati ammazzati più di 40 mila civili, di cui 16mila bambine e bambini – sottolineano i manifestanti – Bisogna gridare la nostra protesta contro queste banche armate. Boicottiamo chi finanzia la produzione, commercializzazione ed esportazione di armi”.

Gli slogan sono quindi sempre gli stessi: “Stop al genocidio” e “Free Palestine”.

I manifestanti invocano la fine della carneficina a cui è sottoposto il popolo palestinese, ma si pongono anche l’obiettivo di smuovere le coscienze: “Dietro alle guerre e al genocidio del popolo palestinese ci sono gli interessi del capitalo finanziario – scrivono infatti sul loro manifesto – In totale, le maggiori 20 banche e istituti finanziari europei hanno fornito negli ultimi anni ben 36,1 miliardi di euro in prestiti e sottoscrizioni ai grandi fabbricanti di armi che fanno affari con Israele”.

La manifestazione però di ieri era rivolta anche contro il cosiddetto Decreto Sicurezza, “che limita le libertà degli Italiani e impedisce le manifestazioni di pensiero e di opinioni”.

Diverse le bandiere palestinesi esposte, ha partecipato anche un gruppetto di donne arabe.

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