Il 17 ottobre 2024 è una data che le imprese artigiane della Categoria del Verde non dimenticheranno facilmente. E’ infatti stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge n. 153 che riporta “Disposizioni urgenti per la tutela ambientale del Paese”. Una misura che inserisce le attività di cura e manutenzione del paesaggio e del verde pubblico e privato all’interno di quelle che generano rifiuti urbani.
E’ una notizia dirompente, perché considera gli sfalci e le potature non come rifiuti speciali, ma come rifiuti urbani, consentendo quindi alle imprese del verde di avere libero accesso ai centri di raccolta comunali. Un risultato di grande importanza e una vittoria che Confartigianato ha inseguito con costanza ed in modo serrato da molti anni.
“Siamo felici che le istanze di migliaia di imprese del verde rappresentate da Confartigianato siano state accolte dall’Esecutivo – esordisce il referente del gruppo delle imprese del verde Giancarlo Cantele di Confartigianato Imprese Lecco -. Finalmente gli sfalci e le potature delle imprese del verde potranno essere conferiti nei centri di raccolta comunali, senza oneri aggiuntivi per le imprese, che per anni sono dovute andare alla ricerca di luoghi diversi da quelli in cui avveniva il loro servizio per lo smaltimento. E questo perché l’erba da loro tagliata era considerata come un “rifiuto speciale” e non come un rifiuto urbano”.
“Finalmente, dopo anni di costruttivo confronto con il Governo e il Ministero dell’Ambiente – dichiara Ilaria Bonacina, Presidente di Confartigianato Imprese Lecco – le imprese del settore potranno operare con minori oneri a loro carico poiché, non dovendo più gestire come rifiuto speciale non pericoloso gli sfalci e le potature provenienti da aree private, avranno libero accesso ai centri di raccolta comunali. Si tratta di una grande vittoria per Confartigianato, frutto di un lungo e serrato impegno. Come primo risultato, grazie all’interlocuzione con l’Albo gestori ambientali, fu chiarito che, qualora la raccolta e il trasporto di sfalci e potature, benché classificati come urbani, sia effettuata dallo stesso soggetto che ha l’appalto o la concessione per la manutenzione del verde, lo stesso era da considerarsi come produttore iniziale del rifiuto e pertanto autorizzato ad iscriversi in categoria 2-bis, potendo evitare quindi l’iscrizione in cat.1 (Raccolta e trasporto di rifiuti urbani). Ora, con l’approvazione del DL Ambiente in Consiglio dei Ministri, il cerchio si è chiuso. Le imprese del verde si vedono ulteriormente semplificati e ridotti gli oneri amministrativi”.
La misura, pubblicata in Gazzetta Ufficiale, è vigente dal 18 ottobre e anche le circa 50 aziende lecchesi del settore aderenti a Confartigianato hanno già dallo scorso fine settimana la possibilità di conferire i materiali nei centri di raccolta comunali. Sarà cura dell’associazione tenere informate le imprese degli eventuali sviluppi e delle modifiche normative che dovessero intervenire, anche in relazione alla corrispondente legislazione europea.
Confartigianato Lecco