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Un convegno sicuramente interessante è quello organizzato dalla Confartigianato Lecco presso la Sala Pensa della Comunità Montana valsassinese lunedì 21 marzo.
L’argomento sono stati i cambiamenti climatici e soprattutto una migliore gestione delle risorse energetiche, in vista degli appuntamenti e delle scadenze previste nei prossimi anni.

Dopo i saluti istituzionali del presidente della Comunità Montana Fabio Canepari (erano presenti anche diversi Sindaci valsassinesi) e della Presidente della Confartigianato Ilaria Bonacina, che ha messo l’accento sulle risorse idriche e le imprese ecosostenibili, si è entrati nel vivo della discussione con la professoressa Monica Papini, titolare della Cattedra di Geologia al Politecnico di Milano.

“Il riscaldamento globale del pianeta – ha detto la professoressa – è ormai un dato scientifico: solo il 5% degli studiosi pensa che sia un fatto normale, e che non c’entri la mano dell’uomo”.

” Certo – ha ricordato – è vero che nel passato ci sono state ere geologiche più fredde ed altre più calde: per esempio circa 15.000 anni fa, durante la glaciazione, in Valsassina spuntavano solo le cime delle montagne dai ghiacciai innevati.
Nel periodo romano invece, dal II secolo a.C. al V secolo d.C. , quindi per ben sei secoli, c’è stato un periodo di clima mite (che ha favorito l’espansione dell’Impero Romano ndr). Nell’Alto Medio Evo c’è stato un primo periodo di freddo (che insieme alle invasioni barbariche ha decimato la popolazione europea ndr) ma poi successivamente una fase più calda”.

“Qual è la differenza ? E’ che nel passato questi cambiamenti avvenivano con molta lentezza, nel corso di molti anni: oggi invece i cambiamenti sono molto rapidi, a causa dell’immissione in atmosfera di troppa anidride carbonica, ed è qui che si vede la mano dell’uomo”.

“Sappiamo che probabilmente, nel 2050, la temperatura si alzerà in media di almeno due gradi: potrebbe però alzarsi anche di 5 gradi, se non si interviene, con gravi disastri ambientali soprattutto sulle coste (per esempio Venezia sott’acqua ndr) a causa dello scioglimento dei ghiacciai soprattutto in Groenlandia e nell’Antartide.”

“Esiste infatti un”acqua buona’ e un’ ‘acqua cattiva’ (quella scatenatasi in questi giorni sull’Emilia, dove sono caduti 150 millimetri di pioggia in un giorno, l’equivalente di tre mesi dell’anno scorso, è sicuramente un’ ‘acqua cattiva’) e in 10 anni il livello del mare potrebbe alzarsi di 3,6 metri”.

Più tecnica e “ingegneristica” la relazione di Anna Chiara Castagna, che ha ricordato le scadenze imposte dall’Unione Europea per adeguare gli edifici soprattutto pubblici, ma anche privati, all’efficientamento energetico: “E’ chiaro però che nessuno verrà buttato fuori da casa sua se non avrà preso provvedimenti, che vanno però tutti a suo vantaggio (e ci saranno probabilmente ancora degli incentivi economici statali).

Una inaspettata rivalutazione del “bonus 110% ” è stata fatta, “visto che ha permesso di rendere più ecologici e sostenibili molti edifici anche privati”.

Infine c’è stata l’esposizione dell’esperienza di una ditta nata da pochi anni, circa una decina: l’ex panettiere di Ballabio alta Marino Citterio (noto per il suo pane buonissimo e per le lunghe file di “milanesi” la domenica alla sua porta) che insieme al figlio Mattia Citterio, presente in sala, ha deciso di cambiare vita e di installare un vigneto in Valvarrone, a Indovero.

“Abbiamo piantato un lunga fila di viti, ben soleggiate anche se il clima là in alto è un po’ freschino – ha detto Mattia – e abbiamo ristrutturato un edificio storico secondo i canoni della sostenibilità ambientale e del risparmio energetico”.
I risultati sono stati più che apprezzabili, e il vino, fatto assaggiare ai presenti nel buffet finale, è di ottima qualità.

Le conclusioni sono state tirate dall’ex Presidente della Confartigianato Daniele Riva, che oggi si occupa a livello nazionale del settore “recupero ambientale” (Presidente del Cenpi) che ha apprezzato l’iniziativa e ha ricordato che “ognuno deve fare la sua parte” per cercare di ridurre l’inquinamento ambientale.

Enrico Baroncelli

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