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Si chiama ilex, ma è molto più noto come agrifoglio. Le drupe di un rosso vivace riprodotte nell’immagine appartengono ad una pianta di ilex verticillata (ma sull’appropriatezza botanica dell’aggettivo non siamo del tutto certi) fotografata lungo la “Strada delle miniere”, che da Premana, zona industriale, conduce al rifugio Casera Vecchia di Varrone. Si tratta di una essenza vegetale molto diffusa soprattutto a scopo ornamentale che perde le foglie nella stagione fredda, contrariamente alle consorelle sempreverdi. Ne esistono diverse specie alcune delle quale vengono impiegate anche a scopi medicinali.

Nella varietà aquifolium, si utilizzano le radici per produrre decotti diuretici che, addizionati con vino nel quale è stata fatta riposare a lungo la corteccia, sembra sviluppino capacità febbrifughe. Le foglie torrefatte e polverizzate della varietà paraguayensis sviluppano proprietà stimolanti tanto che alcune popolazioni andine le utilizzano per la preparazione del Mate (o maté), bevanda che conferisce energia muscolare e allontana stanchezza e stress psicofisico anche grazie alle sue caratteristiche anti stress. In dosi elevate, però, può diventare tossico. Quindi se vi sentite stanchi e avete qualche linea di febbre, siate prudenti: meglio ricorrere all’Aspirina o al paracetamolo.

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