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Le prime guide alpine sono state le continuatrici dell’alpinismo pionieristico, nato ufficialmente nel 1786 con la prima ascensione del Monte Bianco avvenuta nel 1787 ad opera di Jacques Balmat e Michel Gabriel Paccard .
Conoscitori e curatori perfetti delle loro montagne, anche le guide valsassinesi accompagnano i primi coraggiosi escursionisti alla scoperta delle vette.
Figure importanti e rispettate, i loro nomi venivano segnalati nelle prime guide a stampa.

Il prof. Edmondo Brusoni (Melegnano 1860 -Lecco 1919), scrittore, musicista, alpinista, viaggiatore instancabile delle alpi; dalle occidentali alle centrali, pubblica a sue spese nel 1885 la Guida alle Montagne comasche ed adiacenze del lago Maggiore e Luganese, uscita con titolazioni e numero di tavole differenti, in prima e seconda ripresa.

L’esemplare preso in esame fa parte della seconda ripresa, la copertina ha titolo e data di pubblicazione diverse da quello del frontespizio.
Fu donato dall’autore alla lotteria di beneficenza del circolo ossolano, li 19/3/87, e riporta al verso della copertina incollato Ex libris Peter E. Obergfell (bibliofilo e collezionista, cultore dei panorami alpini).

Vogliamo parlare della Tabella-Elenco di alcune guide raccomandabili per le montagne comasche.
Figurano sotto stazione alpina o luogo di dimora delle guide per Introbbio:

Rigamonti Giuseppe detto Folatt;
Artusi Ambrogio;
Magni Ambrogio.

Località per la quale possono prestare servizio, il Pizzo dei 3 Signori.
Inoltre le guide segnate coll’* (asterisco) sono patentate dal Club Alpino italiano, tra queste Rigamonti Giuseppe.
Una nota in fondo pagina dice: “Le guide patentate possono essere abili a prestare servizio anche nelle regioni all’infuori di quelle in cui vengono solitamente richieste”
Viene segnalata poi la tariffa: lire 10 per il Pizzo dei 3 Signori.

Sulle figure di Artusi Ambrogio e Magni Ambrogio le notizie sono scarse.
Nella Guida alle Prealpi di Lecco del Dott. Pozzi Giovanni stampata nel 1883, Artusi Ambrogio viene segnalato come guida per il Pizzo dei Tre Signori, mentre Rigamonti Giuseppe e Magni Ambrogio per il Monte Codeno.

Nella Guida itinerario delle Prealpi bergamasche compresa la Valsassina ed i passi alla Valtellina e alla Valcamonica, stampata dall’editore-libraio Hoepli nel 1900, Magni Ambrogio non figura piu’ nell’elenco delle guide accreditate, rimangono: Rigamonti Giuseppe fu Gio. detto Folat, Introbio, guida (Milano e Sondrio), per il Pizzo dei Tre Signori; Artusi Ambrogio, Introbio, guida (Como) pei monti della Valsassina.
Oltre a due portatori, probabilmente utilizzati dal Rigamonti Giuseppe: Magni Natale fu Gio., Introbio, portatore (Milano e Sondrio) per il Pizzo dei Tre Signori; Rigamonti Cesare fu Gio., Introbio (Milano e Sondrio), per il Pizzo dei Tre Signori.

Infine nell’Annuario del Club A.I. sezione di Milano per l’anno 1902, rimane solo Rigamonti Giuseppe e i 2 portatori per il Pizzo dei Tre Signori.
Viene segnalata l’eta’: Rigamonti Giuseppe 51 anni; Magni Natale corretto in fu Ambrogio 60 anni; Rigamonti Cesare 46 anni.

Il paese del centro valle, crocevia e punto di partenza per la salita alle montagne delle prealpi orobiche, negli ultimi decenni dell’ottocento attrae i primi turisti-alpinisti che pernottano all’Albergo delle Miniere consigliato nella guida The central Alps del reverendo John Ball (1818-1889), primo presidente dell’ Alpine Club di Londra fondato nel 1857.
L” Albergo delle Miniere nel 1874 al passaggio del viaggiatore e alpinista Douglas William Freshfield (1845-1934) viene trovato chiuso, con rammarico e un po’ di rabbia dovra’ pernottare nella vicina ‘”Osteria Antica”, come riportato nel suo libro Italian Alps stampato nel 1875 a Londra.

Douglas W. Freshfield arrivando da Pasturo cosi’ descrive l’ingresso a Introbbio:
“Beyond the barrier lies Introbbio half hidden amongst its chestnuts, and looking across to the bold crags of the precipitous face of the Grigna”.
(Al di là della barriera giace Introbbio seminascosto tra i suoi castagni e guardando oltre gli arditi dirupi della parere scoscesa della Grigna).

Anche l’avvocato Ercole Bassi di Delebio, socio del Club A. I. sezione Valtellinese, dopo l’ascensione al monte Legnone, arriva a Introbio il 5 agosto del 1881, e descrive la discesa della processione di Biandino nel libro Escursioni alpine – Valtellina e dintorni- stampato a Mantova nel 1884, poi riprende il suo viaggio salendo al crepuscolo per la valle della Troggia.

Allegate seguenti foto:

-Copertina cartonata a stampa della guida alle montagne comasche del prof. Brusoni;
-Tabella-elenco di alcune guide raccomandabili per le montagne comasche;
-Schizzo dimostrativo del Pian di Bobbio e dello Zuccone di Campelli di E.Brusoni.

Giancarlo Valera

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