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L’arcivescovo di Milano mons. Mario Delpini presiede nella giornata del 5 agosto le cerimonie che accompagnano il solenne rinnovo del voto risalente al 1836. Delpini ha già partecipato a tale celebrazione dieci anni or sono, quando era vicario generale della Diocesi di Milano.

Era l’anno 1836 quando in tutta la Valsassina dilagava una terribile epidemia di colera. Gli abitanti di Introbio fecero solenne voto alla Madonna della Neve di Biandino, edificio religioso costruito nel 1670, su richiesta partita dalla famiglia Annovazzi di Introbio alla Curia di Milano. Si sentì soprattutto forte il bisogno di creare un luogo in cui pastori e malgari potessero assistere alle funzioni religiose. a metri 1595: sarebbero saliti ogni anno, all’alba del 5 agosto ricorrenza della Madonna della Neve, in devoto pellegrinaggio se la comunità di Introbio fosse uscita indenne dal colera. Così fu; e da allora ogni anno gli introbiesi rinnovano la solenne promessa dei padri.

Il santuario venne fortemente danneggiato dalle terribili SS naziste nel corso di diversi rastrellamenti contro i Partigiani, che nei rifugi della Val Biandino avevano le loro sedi, nell’ottobre 1944. Dopo la guerra la chiesetta di Biandino venne però ricostruita con il generoso contributo degli introbiesi e con lo zelo dell’indimenticabile parroco don Arturo Fumagalli.

Anche quest’anno la tradizione di fede e di preghiera si ripete quando già alle 5.30, nella parrocchiale di Introbio vengono celebrate le lodi e segue la partenza della processione verso Biandino che si fermerà, comunque, come composizione unitaria, in località Ca’ del Dolfo. L’appuntamento in pomeriggio nella stessa località per comporre la processione che raggiungerà la chiesa parrocchiale di San Antonio Abate di Introbio, passando per il centro storico. A Biandino la Messa solenne del voto sarà celebrata alle ore 11 presso la chiesetta dell’alpe che fa parte della comunità pastorale Madonna della Neve.

Lunedì 5 agosto, con qualsiasi tempo, si rinnoverà ancora una volta la promessa del voto del 1836. Il rientro da Biandino si concluderà, dopo il canto delle litanie della Madonna, con un solenne Te Deum di ringraziamento in chiesa parrocchiale.

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